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Audiovisivo e Brexit, per l’Europa non cambia nulla

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7 Luglio 2016

| by Ugo Sardi de Letto

Il settore audiovisivo europeo continua a non avere limiti, anche dopo la Brexit. Il progetto Europa Creativa, che stanzia un fondo di 1,46 mld per il settore culturale e creativo, sarà destinato anche ai produttori britannici. Per questi ultimi, però, la certezza di accesso al fondo sarà fino al 2017.

L’audiovisivo nel programma Europa creativa

Con l’obiettivo di promuovere i prodotti culturali e audiovisivi in tutta Europa, il programma è costituito da 3 componenti: una componente Media, dedicata al settore audiovisivo; una culturale e una trans-settoriale, dedicate ai settori creativi e culturali. Per quanto riguarda l’audiovisivo, una delle priorità è agevolare l’acquisizione e il miglioramento delle competenze dei professionisti attraverso dei corsi di formazione. Allo stesso tempo, il programma si pone l’obiettivo di incoraggiare gli scambi tra imprese europee, al fine di creare e distribuire opere audiovisive nel mercato europeo e mondiale.

Il fondo disponibile sarà di 1,46 mld di euro, da stanziare nel corso di 7 anni. Di questi, la maggior parte delle spese (56 percento) sarà destinata al sottoprogramma Media. I beneficiari non potranno essere singoli cittadini, ma organizzazioni culturali.

Possono partecipare anche i produttori britannici

Al momento, i produttori del Regno Unito non verranno esclusi dal programma di finanziamento. “Non ci saranno immediate modifiche alle attuali disposizioni per coloro che hanno richiesto con successo, sono in fase di valutazione, o pensano di richiedere un finanziamento a Europa Creativa nel 2016 e 2017″ ha dichiarato il Desk britannico del programma europeo. Quest’ultimo ha inoltre assicurato che chi è già beneficiario del finanziamento riceverà regolarmente i contributi a partire dall’autunno 2016.

Nel frattempo, lo staff del Desk ha promesso: “Provvederemo ad aggiornare la nostra guida al più presto, così da rendere disponibile ogni ulteriore informazione. I nostri servizi per i professionisti creativi del Regno Unito continuano come al solito. I potenziali candidati all’Europa Creativa sono invitati a mettersi in contatto con noi per consigli e unirsi a noi per i prossimi eventi”.

 

 

 

 

PolitX

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