Brexit, una delle pagine più brutte scritte in Europa
Brexit ci riporta indietro all’improvviso, al secolo scorso. Nell’Europa dei muri e delle barriere che stridono profondamente con quella delle nuove generazioni, che non a caso anche nel Regno unito avevano scelto chiaramente per un mondo aperto. Difficile pensare ai giovani digitali, protagonisti di un mondo globale, aperto, senza confini, seguire le follie di Farage, Grillo o Salvini o l’ignavia di Cameron e dei tanti come lui presenti, purtroppo, in molti partiti dei principali paesi europei.
Conseguenze della Brexit
Brexit, e tutto quello che ne conseguirà, ci ricorderà di diffidare sempre dai politici che seguono scorciatoie per vincere le elezioni; non rendendosi conto dei danni incalcolabili che possono fare le loro scelte. David Cameron con la scelta del referendum su Brexit è la dimostrazione più lampante. Ma vale anche per chi sceglie le scorciatoie in casa nostra. Vale per Salvini, per Grillo e vale come monito anche per qualche furbo del Pd che pensa di risolvere i problemi del Paese solo assecondando la pancia. La politica alla fine presenta il conto e quella che stiamo vivendo in queste ore è una delle pagine più brutte che si potesse scrivere in Europa.
Paradossalmente, la migliore risposta a questi muri improvvisi è la freschezza e la determinazione dei giovani digitali che superano e supereranno queste stupide barriere culturali con la loro idea di società dimostrata anche dai progetti presentati durante la maratona Digithon.