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Casa Italia, il tentativo del governo

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7 Settembre 2016

| by Ugo Sardi de Letto

Prima giornata di consultazioni a palazzo Chigi sul progetto ”Casa Italia”. Dalle 10 alle 14 della giornata odierna saranno ascoltati i rappresentanti di istituzioni, organizzazioni professionali, associazioni imprenditoriali, sindacali e ambientaliste.

Dipartimento della prevenzione

Gli incontri saranno presieduti e coordinati dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e dal Rettore del Politecnico di Milano Giovanni Azzone a cui è stato affidato il ruolo di project manager di tutto il progetto.

L’idea è quella di creare una sorta di dipartimento della Prevenzione capace di svolgere un’attività di carattere continuativo per la tutela del territorio. Partendo da un’unità di missione snella, l’obiettivo è di riuscire ad arrivare, entro un anno e mezzo, a dar vita ad una struttura stabile e ben rodata.

Sismabonus al centro del piano ”Casa Italia”

Sismabonus e gestione del post terremoto saranno gli argomenti al centro dei lavori. Superato il momento dell’emergenza, devono essere affrontati i problemi legati alla ricostruzione, ma soprattutto occorre operare sul fronte della prevenzione su cui, purtroppo, il nostro Paese si trova spesso troppo indietro. ”Casa Italia” rappresenta una possibile risposta: si tratta infatti di un piano che ha l’ambizione di mettere in sicurezza l’intero territorio nazionale.

L’intenzione del Governo è quella di ascoltare tutte le proposte provenienti da chi, a diverso titolo, si occupa di sicurezza e cura del territorio: le autonomie locali e territoriali, mondo dell’industria e dei sindacati, associazioni ambientaliste ed esponenti del settore universitario e della ricerca.

La prima misura concreta finalizzata alla ricostruzione del post terremoto del 24 agosto scorso è il potenziamento del ”sismabonus” attraverso l’estensione ad una più ampia platea dell’agevolazione della detrazione Irpef del 65% per interventi antisismici sugli edifici. La misura, valida fino al 31 dicembre 2016, è attualmente prevista solo per le zone ad alta pericolosità. In ballo c’è quindi la proroga e la riformulazione in modo da poter incidere in modo significativo sul capitolo della prevenzione.

Il veicolo dove inserire il ”sisma bonus” riveduto e corretto potrebbe essere la prossima manovra finanziaria in cui l’esecutivo ha già annunciato di voler stanziare ingenti risorse per attivare un vero e proprio piano per la sicurezza del Paese.

PolitX

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