Collegato agricolo: deleghe al governo, dopo due anni
Ci sono voluti più di due anni (per la precisione 869 giorni), ma sembrerebbe arrivato finalmente il momento dell’approvazione definitiva di quello che, in gergo, viene definito dagli addetti ai lavori, il ”collegato agricolo” (S. 1328-B).
L’iter del provvedimento dal governo Letta ad oggi
Il provvedimento contenente una serie di deleghe al Governo per semplificare, razionalizzare e rendere competitivi i settori agricolo, agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura era stato presentato addirittura dall’esecutivo Letta nel lontano febbraio 2014. Nel frattempo la scena politica italiana ha visto avvicendarsi un nuovo presidente del Consiglio e moltissime e controverse vicende sia sul piano interno che internazionale. Questa, finalmente, dovrebbe essere la settimana decisiva per il disegno di legge in materia agricola considerato anche dal ministro Martina, un valido strumento per il sostegno ed il rilancio di un settore che sta mostrandosi sempre più importante per l’economia del nostro Paese.
Il Senato, nel corso della sua prima lettura durata oltre un anno, ha arricchito il testo originariamente varato dal Governo Letta ed ulteriori modifiche sono state apportate dalla Camera dei deputati.
Il collegato agricolo in pillole
Queste le principali novità pronte ad essere varate per rendere innovativo, più semplificato e competitivo il settore agroalimentare italiano:
- è prevista la nascita della banca delle terre agricole grazie alla quale verranno censiti i terreni agricoli disponibili a causa dell’abbandono dell’attività o per prepensionamenti, la cui gestione farà capo ad Ismea e viene istituito il Sistema informativo per il biologico (Sib);
- si favorisce un ricambio generazionale in agricoltura attraverso l’affiancamento di giovani tra i 18 ed i 40 anni ad agricoltori over 65 o pensionati;
- in materia di innovazione sono previsti contributi PAC per consulenze su tecnologie informatiche e sull’agricoltura di previsione la PA dà assistenza gratuita a chi intende richiedere contributi europei;
- nuove regole su requisiti, etichettatura e confezionamento per alcuni prodotti, quali ad esempio quelli derivanti dalla trasformazione del pomodoro;
- sono state introdotte sanzioni in caso di mancata iscrizione all’anagrafe apistica;
- è stato previsto un generale riordino e riduzione degli enti e delle agenzie vigilate dal Mipaaf e l’obbligo, per quelli sopravvissuti, di pubblicare, annualmente i dati economici, finanziari e patrimoniali. Le risorse risparmiate saranno destinate allo sviluppo ed all’internazionalizzazione del Made in Italy.
- viene fornita la definizione di birra artigianale e sono state previste misure per tutelare le varietà di riso tipiche italiane per il miglioramento genetico e per favorire la tracciabilità delle produzioni a vantaggio, soprattutto dei consumatori;
- in materia di pesca sono state introdotte nuove sanzioni per il contrasto al bracconaggio ittico nelle acque interne;
- infine il collegato agricolo prevede un generale riordino delle competenze del Mipaaf per il rilancio del settore ippico.