Corte dei Conti, Sistri: Forze dell’Ordine in difficoltà
In Italia sta diventando sempre più complicato attuare un sistema di tracciabilità telematico degli scarti: è l’allarme lanciato dalla Corte dei Conti in una relazione sul Sistri (il sistema di controllo di tracciabilità dei rifiuti).
Forze dell’Ordine in difficoltà
L’Arma dei carabinieri, e non più il solo Ccta (Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente), gestiscono insieme i processi e i flussi di informazioni contenuti nel Sistri.
Riguardo alle modalità della tracciabilità, la configurazione originaria del sistema prevedeva che il gestore/trasportatore dei rifiuti fosse tenuto ad effettuare la comunicazione della movimentazione del rifiuto al sistema, per generare la scheda Sistri, la cui compilazione, obbligatoria, doveva essere precedente all’attività di gestione o trasporto del rifiuto, al fine di monitorare elettronicamente tutto il suo ciclo, dal produttore alla discarica finale.
Sui tir che trasportano rifiuti dovrebbero essere presenti le “black box”, ovvero le scatole nere di registrazione dei viaggi degli autotrasportatori, installate sulle motrici dei veicoli e non sul rimorchio (soggetto invece a continui cambiamenti). Poiché i rifiuti viaggiano sui rimorchi, uno scambio di rimorchi impedirebbe di identificare il percorso dei rifiuti in essi contenuti.
Ma questo è solo uno dei problemi: nel caso in cui il soggetto tenuto alla compilazione della scheda Sistri-area movimentazione non dispone temporaneamente dei mezzi informatici necessari a causa di furto, perdita, distruzione o danneggiamento dei dispositivi, o per assenza di copertura della rete di trasmissione dati, la compilazione della scheda può essere effettuata per suo conto dal soggetto tenuto alla compilazione della parte precedente o successiva della scheda.
Le Forze dell’Ordine lamentano proprio la mancanza di tempistività in questa fase di tracciabilità, in deroga al sistema informatico. Infatti, la previsione dell’inserimento delle informazioni nel sistema entro il termine delle 48 ore dal loro compimento, compromette l’efficacia dell’azione di controllo e verifica dell’effettività di quanto dichiarato.
Il monito della Corte dei Conti è indirizzato proprio alle forze di Polizia che devono attivarsi per acquisire dalle imprese (che frequentemente hanno fatto ricorso al sistema) tutte le informazioni sulle rilevazione di malfunzionamenti del medesimo, al riscontro di eventuali difficoltà nell’utilizzo e, infine, al conseguimento di risparmi rispetto all’utilizzo del sistema cartaceo.
Le richieste del Corpo Forestale
Con lo scopo di intensificare il contrasto alle attività illecite in materia di gestione dei rifiuti era stato previsto il supporto del Corpo forestale dello Stato al Sistri, con particolare riferimento al territorio campano.
Il Corpo forestale ha richiesto di poter svolgere i seguenti ruoli:
- la possibilità di interrogare il sistema (Sistri) in merito ad una movimentazione di un rifiuto senza dover attendere la conclusione del relativo ciclo (cioè la possibilità di interrogare un trasporto mentre è ancora in atto senza attendere l’avvenuta presa in carico da parte del destinatario, indispensabile ai fini del rilevamento di eventuali alterazioni o falsificazioni delle schede di movimentazione);
- la possibilità di conoscere la destinazione del rifiuto intesa non come località ma come operazione da porre in essere sullo stesso (smaltimento, recupero, ecc.);
- l’informazione sul quantitativo di rifiuti trasportati, che nonostante sia stato inserito dal trasportatore non viene riportato sulla scheda di movimentazione;
- lo stato del rifiuto (gassoso, liquido, fangoso palpabile, ecc.);
- il nome dell’autista e del vettore.
Perchè è importante il Sistri
Il Sistri è stato concepito per rendere tracciabili informaticamente le fasi della produzione e della gestione dei rifiuti, consentendo alle autorità un’efficace controllo del trasporto e dello smaltimento, proprio durante questa fase è infatti maggiormente concentrato il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata.
Gaia Catalani