Ddl concorrenza, dettata la nuova road map
Il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza (S. 2085) che doveva essere una sorta di ”fiore all’occhiello” dell’esecutivo Renzi, ad un passo dall’approvazione in Senato è rimasto coinvolto nella spiacevole vicenda delle dimissioni del ministro Federica Guidi. Essendo la materia di stretta competenza del ministero dello Sviluppo Economico, per ragioni di opportunità politica, il provvedimento è rimasto al palo da ormai quasi due mesi, in attesa della nomina del nuovo titolare del Mise.
Carlo Calenda, neo ministro, non appena si è insediato ha manifestato l’intenzione di definire quanto prima l’andamento dei lavori e per questo motivo ha concordato un incontro con i relatori del provvedimento, i senatori Salvatore Tomaselli (PD) e Luigi Marino (Ap) nel corso del quale, oltre alle tempistiche, si è discusso anche del contenuto del disegno di legge, con uno speciale focus sui punti problematici ancora da risolvere.
Come ha dichiarato in commissione Industria il Sottosegretario Antonio Gentile, la volontà è quella di far ripartire l’iter del provvedimento al più presto per approvare il testo entro la fine di giugno. Nel corso della prossima settimana i relatori dovrebbero presentare alcuni altri emendamenti incentrati sulla delega al governo per l’obbligo della scatola nera sulle auto e sulla regolamentazione sul tema taxi-Uber.
I nodi più difficili da sciogliere, attinenti a notai, farmacie e booking, verranno affrontati però solo dopo le elezioni amministrative.