Disabili, il ”dopo di noi” è legge
Con 312 ”sì”, 64 ”no” e 26 astenuti, la Camera ha approvato in via definitiva il provvedimento ormai comunemente chiamato ”dopo di noi” (C. 698 e abb.-B) finalizzato all’assistenza dei disabili gravi privi di sostegno familiare.
Schieramenti in Parlamento e nella società
Tutti i partiti hanno votato a favore ad eccezione del M5S che si è schierato per il no e Sinistra italiana che si è astenuta.
Il via libera definitivo è arrivato subito dopo la celebrazione del Giubileo dei disabili nel corso del quale Papa Francesco ha richiamato l’intera società ad abbattere lo stereotipo della perfezione a cui siamo stati abituati.
Le misure varate per i disabili
La legge sul ”dopo di noi”, per il premier Renzi ”è un fatto di civiltà per migliaia di famiglie” per il cui sostegno viene istituito un apposito Fondo con 90 milioni di euro per il 2016, 38,3 milioni per il 2017 e 56,1 milioni dal 2018 in avanti e si prevedono agevolazioni e sgravi fiscali per il patrimonio lasciato in eredità, per la cura dei propri cari disabili, a parenti, enti o onlus.
Mentre sono ancora in vita i genitori potranno in prima persona dar vita al progetto relativo alla gestione, cura ed assistenza del figlio disabile. Viene favorita la nascita di realtà di co-housing e gli appartamenti condivisi da ragazzi disabili. L’obiettivo è quello di cercare di renderli il più possibile indipendenti attraverso esperienze abitative di gruppo. Fondamentale sarà il ruolo di comuni, regioni ed enti locali.
Dichiarazioni a favore e contro
La posizione contraria portata avanti ad oltranza dai parlamentari pentastellati non coinvolge la finalità della legge, ma gli strumenti scelti per rispondere alle richieste delle persone con disabilità e dei loro familiari. Secondo l’on Giulia Di Vita, infatti, ”con le agevolazioni previste per negozi giuridici prettamente privati, il provvedimento aiuta solo quelle famiglie che hanno già una disponibilità economica, cioè patrimoni che possono lasciare ai loro figli; quindi, potrà usufruire della legge una platea molto ristretta di persone con disabilità”.
Sul fronte opposto si colloca invece l’on. Paola Binetti di Area popolare per la quale ”la legge del Dopo di noi è diventata la legge dell’insieme a noi, perché questa legge riconosce ai genitori e alle famiglie un ruolo straordinario nella capacità di gestire la regia di tutte le misure che hanno come obiettivo principale il supremo interesse del figlio”.