E’ inaccettabile che l’orientamento sessuale sia il pretesto per offese
La maturità della Costituzione italiana si misura sulla capacità di respingere ogni forma di intolleranza basata sul pregiudizio. Intolleranza che va contrastata con l’informazione, la conoscenza, il dialogo e il rispetto.
La nostra Carta richiede, all’articolo 2, di garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali di ognuno, non solo come singolo ma anche nelle formazioni sociali in cui si realizza la sua personalità. E la Corte costituzionale ci ha ricordato che la realizzazione di questi diritti, non può essere condizionata dall’orientamento sessuale, perché tra i compiti della Repubblica vi è quello di garantire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione.
La Giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia offre l’occasione di riflettere sulla centralità della dignità umana e sul diritto di ogni persona di percorrere la vita senza subire discriminazioni. La piena realizzazione di questa libertà che deve appartenere a tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale delle persone, è essenziale per la costruzione di un ordinamento che garantisca il pieno rispetto dei diritti fondamentali e costituisca un pilastro della convivenza civile, in applicazione del principio di uguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione.
È inaccettabile che l’orientamento sessuale delle persone costituisca il pretesto per offese e aggressioni e determini discriminazioni sul lavoro e nelle attività economiche e sociali. Dietro queste forme di degenerazione del vivere civile vi è il rifiuto di conoscere e accettare le peculiarità di ciascuno.
Sergo Mattarella, Presidente della Repubblica