Manovrina, road map serrata a Montecitorio
Entra subito nel vivo l’esame del decreto legge correttivo dei conti pubblici, meglio noto come ”manovrina” (C. 4444). Approvato dal Consiglio dei ministri subito prima di Pasqua, è stato per una decina di giorni ”in incubazione” presso gli uffici legislativi della Presidenza del Consiglio dei ministri che ne hanno ritoccato il testo. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 aprile scorso è stato trasmesso alla Camera dei deputati dove sono state immediatamente calendarizzate le audizioni informali.
Il timinig della manovrina
Un vero e proprio tour de force che terrà impegnate le Commissioni Bilancio di entrambi i rami del Parlamento per tutta la settimana. Si comincia oggi: dalla prima mattinata fino alle 14 circa si alterneranno, per esprimere le loro considerazioni sulle parti di spettanza del decreto omnibus, i rappresentanti di Ance e di Confedilizia, quelli di Confindustria, dei sindacati, di R.ETE Imprese Italia, dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, di Confapi e di Federalberghi.
Le audizioni proseguiranno mercoledì 3 maggio con i referenti della federazione italiana sport invernali (FISI), del direttore della Ryder Cup 2022, di ANCI, UPI e della Conferenza delle Regioni e delle province autonome
Infine, giovedì 4 maggio, verranno ascoltati il direttore dell’Agenzia delle entrate ed il direttore dell’Agenzia dei monopoli e delle dogane. Come di consueto il ciclo delle audizioni si concluderà con il Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan ed i rappresentanti della Corte dei conti.
La prossima settimana la Bilancio della Camera entrerà nel merito dei contenuti dell’articolato provvedimento sul quale è già stato fissato alle ore 16,30 di giovedì 11 maggio il termine per la presentazione degli emendamenti che saranno probabilmente molto numerosi.
Gli altri temi scottanti all’esame del Parlamento
Quella che si apre all’indomani della festa dei lavoratori si preannuncia una settimana di fuoco per l’attività parlamentare: a parte la manovrina, l’aula di Montecitorio dovrà affrontare il discusso testo sulla legittima difesa, mentre in commissione Affari Costituzionali si tenta di far procedere la discussione sulla riforma della legge elettorale.
Non meno facile è il compito che attende palazzo Madama dove in settimana è attesa la votazione della fiducia sul disegno di legge concorrenza che è all’esame del Parlamento da oltre due anni e che dovrà poi tornare alla Camera chiamata a ratificare le moltissime modifiche introdotte dal Senato.