Nessuna apertura all’utero in affitto nella legge Cirinnà
L’interpretazione della legge sulle unioni civili del cardinale Bagnasco, quale lasciapassare per l’utero in affitto, non corrisponde a quanto in quella legge è scritto.
Le unioni civili rappresentano un nuovo istituto nettamente e non nominalisticamente diverso dal matrimonio: non sono previste le adozioni per le coppie omosessuali né nella forma diretta né nella forma indiretta della stepchild adoption. Meno che mai si accenna all’utero in affitto che non potrà certo essere in futuro introdotto nella nostra legislazione in base a questa norma.
Rivendico il grande lavoro di mediazione svolto in sede politica grazie al quale si è arrivati a modifiche sostanziali del testo originario del provvedimento sulle unioni civili che prevedeva, quello sì, il simil matrimonio e la stepdchil adoption come grimadello per la legittimazione dell’utero in affitto.
Tutte le derive contrarie alla dottrina cattolica sono state bloccate grazie al nostro contributo che ha consentito di ottenere un testo culturalmente avanzato e al tempo stesso rispettoso delle tradizioni. E lo dimostra proprio il malcontento che serpeggia tra le fila dei sostenitori dei matrimoni e delle adozioni gay.
Angelino Alfano, ministro dell’Interno