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Nuovi criteri per contributi a radio-tv locali

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19 Maggio 2016

| by developer

Pluralismo dell’informazione. Sul sito del ministero dello Sviluppo economico sono state pubblicate le linee guida del nuovo regolamento per l’erogazione dei contribuiti alle tv e alle radio locali. Qualche settimana fa, durante l’audizione di Confindustria RadioTv, erano stati proposti, dal presidente Franco Siddi, alcuni criteri per poter usufruire dell’incentivazione.

La legge di stabilità 2016 evidenzia quattro punti principali in base ai quali sono stati decisi i nuovi criteri. Gli obiettivi da perseguire sono di pubblico interesse e riguardano la promozione del pluralismo dell’informazione, il sostegno dell’occupazione nel settore, il miglioramento dei livelli qualitativi dei contenuti forniti e l’incentivazione dell’uso di tecnologie innovative. Dunque, il nuovo regolamento tenderà a premiare i soggetti che investono in attività di maggiore qualità, che forniscono un adeguato servizio di diffusione dell’informazione a livello locale, anche grazie a dipendenti e giornalisti qualificati e a tecnologie avanzate.

Con le nuove disposizioni è prevista la costituzione di una graduatoria unica a livello nazionale sia per le radio che per le televisioni e la scelta di un unico soggetto decisore responsabile della graduatoria finale, e cioè il Mise. I finanziamenti saranno ripartiti per l’85 percento tra i fornitori locali di contenuti televisivi e per il 15 percento tra i fornitori radiofonici.

I requisiti per accedere ai finanziamenti sono gli stessi sia per le emittenti televisive che per quelle radiofoniche, e sono: un numero minimo di dipendenti (compresi i giornalisti) a tempo indeterminato e determinato, definito annualmente dal bando, per ogni regione e in base al numero della popolazione (territorio con più di 5 milioni di abitanti, territorio con più di 1 e fino a 5 milioni di abitanti, territorio con più di 500mila e fino ad 1 milione di abitanti, territorio fino a 500mila abitanti). Inoltre, le emittenti tv non devono trasmettere, nei propri palinsesti, più del 10 percento di programmi di televendite, di giochi e di cartomanzia durante la fascia oraria che va dalle 7 alle 23.

Entro sessanta giorni dalla scadenza della presentazione delle domande, il Mise pubblica sul proprio sito web l’elenco nazionale provvisorio dei soggetti ammessi al contributo. Nei successivi trenta giorni i richiedenti possono inviare al ministero dello Sviluppo economico una richiesta di rettifica del contributo o un’istanza di riammissione. Concluso l’esame delle richieste e delle istanze, entro i successivi trenta giorni il Mise approva l’elenco nazionale definitivo.

Fino al 3 giugno 2016 operatori e cittadini potranno lasciare osservazioni e commenti sul sito del Mise, riguardo le linee guida del nuovo regolamento.

PolitX

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