Padoan ci prova con l’Ue: le nostre banche sono solide
Padoan ci prova a convincere l’Ue: le nostre banche sono solide, ha detto.
“Il sistema bancario italiano rimane solido. Certo, ha passato tre anni di recessione profonda, da cui sta uscendo anche grazie a misure varate dal governo, ed è un sistema nel quale ci sono alcune, molto poche, specifiche criticità. Anche in altri sistemi bancari percepiti come più solidi, forse erroneamente così, ci sono elementi di criticità”. Lo ha detto il ministro dell’economia e finanza Pier Carlo Padoan, durante una conferenza stampa al termine dell’Ecofin a Bruxelles.
Padoan: “I risparmiatori saranno tutelati”
Il governo sarebbe impegnato, al momento, nel trovare soluzioni a scopo precauzionale per sostenere qualsiasi eventuale caso in cui ci sia bisogno di interventi per sostenere una banca che si trovi in una situazione di difficoltà. Sul tema dei risparmiatori, Padoan si è espresso così: “abbiamo già introdotto strumenti precauzionali volti a fornire liquidità. Ciò verrà fatto nella piena protezione delle famiglie e dei risparmiatori“.
Le regole prevedono che se gli stress test individuano una necessità di una ricapitalizzazione, dopo c’è l’avvio di questa operazione”, ha detto ancora il ministro delle finanze italiano. “Qualunque operazione e intervento da parte del governo sarà completamente all’interno delle regole”.
Padoan ha poi detto che l’effetto Brexit ha fatto emergere forti instabilità su tutto il sistema Ue e non solo sull’Italia. Una dichiarazione che stride rispetto a quella del ministro dell’economia e finanze della Repubblica Ceca, Andrej Babis che invece commenta: “La crisi delle banche italiane è peggio della Brexit”.
Le rassicurazioni di Padoan non bastano a calmare i mercati in agitazione: a partire dal titolo Unicredit che, nonostante i rialzi più recenti, ha perso il 59 percento circa da inizio anno. In controtendenza le azioni Mpa che oggi fanno segnare un più 10 percento sulla speranza di accelerazione del processo di smaltimento delle sofferenze, ma le perfomance negli ultimi sei mesi in Borsa è negativa e si attesta con perdite del 63 percento.