Piano Nazionale Industria 4.0, un ponte tra imprese e formazione
Formare 200.000 studenti universitari e 3.000 manager specializzati su temi 4.0; raddoppiare gli studenti iscritti ad Istituti Tecnici Superiori; creare circa 1.400 dottorati di ricerca con focus su 4.0. E’ solo uno degli obiettivi contenuti dal nuovo Piano Industria 4.0, che, nella fase due, prenderà il nome di Piano nazionale Impresa 4.0.
Dare precedenza alla formazione, anche nel lavoro. Formazione di 150 mila persone sui temi del digitale e la creazione di 8.400 animatori digitali coinvolgendo più di 1,3 milioni di studenti e oltre 4.000 istituti.
E’ stato, inoltre, avviato il programma Alternanza Scuola/Lavoro che ha coinvolto 90 mila studenti su tematiche Industria 4.0 e previsto il potenziamento degli ITS a partire dall’a.a. 2018/2019 con l’obiettivo di raddoppiare il numero degli studenti entro il 2020. Sono stati inoltre aperti i bandi per 700 dottorati nell’a.a. 2017/2018 sul tema Industria 4.0 e finanziati i Cluster Tecnologici Nazionali con 1 miliardo di investimento pubblico-privato.
Grazie al sistema duale dell’apprendistato, ad oggi sono stati inseriti nei percorsi formativi 21.297 giovani; oltre 10.600 assunzioni con l’apprendistato di 1° livello e oltre 1.100 con l’apprendistato di alta formazione e ricerca; sono stati erogati fino a 3mila euro di contributo per il tutoraggio in azienda.
Obiettivo: creare un ponte tra imprese e ricerca
Viene costituito il network nazionale Industria 4.0 con la rete degli Innovation Hub coordinati da Confindustria, Confcommercio, Confartigianato e CNA, e la creazione dei Punti Impresa Digitale gestiti da Unioncamere.
Obiettivo: promuovere il lavoro 4.0
L’Italia sconta un gap di 2,5 punti percentuali rispetto alla media dell’Ue per quanto riguarda la partecipazione dei lavoratori ai corsi di formazione. Per incrementare la partecipazione è stata elaborata una misura volta a incentivare le imprese a pianificare ed erogare programmi di formazione in ambito Industria 4.0.