Referendum costituzionale, la rimonta del No
A distanza di tre mesi dal voto di ottobre per il Referendum costituzionale, gli ultimi sondaggi hanno rilevato il crollo del Sì, di poco in vantaggio rispetto al fronte del No, mentre gli indecisi rappresenterebbero circa il 33 percento dell’elettorato. La differenza tra favorevoli e contrari si attesta intorno a tre punti percentuali, tra coloro i quali hanno dichiarato di andare sicuramente a votare. A fornire tali dati è un sondaggio di giugno, elaborato da Demos, ripreso dalle maggiori testate nazionali.
Referendum costituzionale, intenzioni di voto
I risultati del sondaggio indicano le intenzioni di voto: al 37 percento corrispondono coloro che sono a favore della riforma costituzionale, al 30 percento coloro che sono per il mantenimento dell’attuale Costituzione e al 33 percento gli indecisi. Per quanto riguarda i dati ricavati da chi sicuramente andrà a votare, la differenza tra favorevoli (38 percento) e contrari (35 percento) è di tre punti percentuali, gli indecisi scendono al 27 percento. Dunque, la distanza tra favorevoli e contrari si assottiglia sempre più, mentre rimane ampissimo il raggio di azione sugli incerti.
Intenzioni di voto sul Referendum costituzionale in base all’orientamento politico
Sono state rilevate anche le intenzioni di voto in base all’orientamento politico. Emerge un quadro alquanto anomalo, con le maggiori fazioni di centro (come Ncd, Udc, Sc e FI) schierate con il Pd a favore della riforma costituzionale, e la destra (FdI e LN) che dimostra delle intenzioni di voto molto più vicine alle sinistre (Sel, SI, ecc.) e al M5s.
Il 66 percento degli elettori di Nuovo centro destra, Scelta civica e Unione di centro ha dichiarato che voterà Sì, mentre il 26 percento è per il No. Il 62 percento degli elettori del Partito democratico si è dichiarato compatto nel votare Sì, a favore della riforma, e il 15 percento contrario. Il 42 percento dei sostenitori di Forza Italia si è detto favorevole alla riforma e il 35 percento contrario. Il 42 percento degli elettori di Fratelli d’Italia e altri partiti di centro-destra voterà a favore del Sì e il 45 percento a favore del No. Il voto dei sostenitori della Lega Nord si attesta attorno al 28 percento per il Sì e 36 percento per il No. Gli attivisti del Movimento 5 stelle voteranno per il 30 percento Sì e per il 40 percento No. Infine, gli elettori di Sinistra ecologia e libertà, di Sinistra Italiana e degli altri partiti di sinistra si sono dichiarati per il 26 percento favorevoli alla riforma e per il 45 percento contrari.
Confronto tra i dati di febbraio e quelli di giugno
L’Istituto di ricerca fornisce anche una comparazione tra i dati di febbraio 2016 e quelli di giugno. A febbraio la percentuale dei Sì ammontava al 50 percento ed è scesa di 13 punti percentuali a giugno; la percentuale dei No a febbraio era al 24 percento, è stato registrato un aumento di 6 punti percentuali nel mese di giugno.