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Tav e no Tav, si ricomincia: la legge per la Torino Lione

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20 Settembre 2016

| by Ugo Sardi de Letto

Tav e no Tav, si ricomincia. Al consiglio dei ministri di ieri sera, il governo ha discusso del disegno di legge di ratifica e esecuzione dell’accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per l’avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione.

Renzi era assente: il presidente del Consiglio era in visita in Emilia. In agenda anche un Dlgs di attuazione delle norme europee “sulla realizzazione di una infrastruttura per i combustibili alternativi”.

TORINO – LIONE

Ratifica ed esecuzione dell’accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per l’avvio dei lavori della nuova linea ferroviaria Torino-Lione (disegno di legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Paolo Gentiloni, ha approvato il disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per l’avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, fatto a Parigi il 24 febbraio 2015, e del protocollo addizionale, con allegato, fatto a Venezia l’8 marzo 2016, con annesso regolamento dei contratti adottato a Torino il 7 giugno 2016.

Il provvedimento autorizza la ratifica degli ultimi tre atti necessari per l’avvio dei lavori della Torino-Lione:

  • l’Accordo del 2015, concernente l’avvio dei lavori per la sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione;
  • il Protocollo del 2016, che attualizza il costo dei lavori stabilito nel gennaio 2012;
  • il Regolamento dei contratti, che estende le regole antimafia italiane all’aggiudicazione e all’esecuzione dei contratti di appalto per la Torino-Lione (regolati dal diritto francese in base all’accordo del 2012).

La sezione transfrontaliera è la prima parte del nuovo collegamento persone e merci tra Torino e Lione, componente essenziale del corridoio mediterraneo. L’opera consiste in una galleria a doppia canna di 57 km (come il nuovo San Gottardo) e nelle opere all’aperto strettamente connesse. L’UE cofinanzierà il 40% dell’opera. Gli accordi internazionali non riguardano le linee italiane di “adduzione”, rispetto alle quali, attraverso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, è stata operata una revisione progettuale che consente l’utilizzo di parte della linea storica.

Grazie al Regolamento dei contratti, le norme antimafia italiane si applicheranno sia ai contratti pubblici conclusi dal Promotore pubblico (società italo-francese incaricata di aggiudicare i contratti per la realizzazione dell’opera, a nome dei due Governi) sia ai subappalti e ai subaffidamenti, che devono comunque essere approvati dal Promotore pubblico.

Le verifiche antimafia verranno coordinate da una Struttura bi-nazionale. Il processo di ratifica francese sarà sincronizzato con quello italiano.

PolitX

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