Tav, nessun dubbio: dobbiamo farla bene
La Tav (la sezione Transfrontaliera e il Tunnel di base del Moncenisio) non sono in discussione. La revisione progettuale adottata per la tratta nazionale della Torino-Lione consentirà, come spiegato nei giorni scorsi, di concludere l’opera con minor impatto e risparmio di risorse, mantenendo fermo ciò che consente alla linea ferroviaria Torino Lione di essere opera utile e necessaria per l’Italia, la Francia e l’Europa, in connessione con la rete Ten-T.
Sull’asse Italia-Francia c’è il 35 percento dell’interscambio economico dell’Italia con l’Europa, quasi 150 mld di euro l’anno, un traffico merci maggiore rispetto all’asse Italia-Svizzera, ed esiste uno squilibrio infrastrutturale tra strada e ferrovia insostenibile che è necessario cominciare a colmare. Quindi andiamo avanti.
La Tav deve essere fatta bene
La nostra scelta è di “fare e fare bene”. Non certo di “non fare”, non di sospendere o bloccare una decisione consolidata, condivisa e cofinanziata da Italia, Francia, Unione Europea. Un percorso che ha visto per la tratta nazionale del tunnel di base, la redazione di un progetto definitivo, approvato dal CIPE nel 2015, e studi di analisi costi e benefici confermati, valutati e validati da Italia, Francia ed Unione Europea.
E nel “fare bene” c’è anche l’applicazione transnazionale della Normativa Antimafia ai cantieri della sezione transfrontaliera, contenuta nel regolamento contratti recentemente definito da Italia e Francia, e di cui il Governo proporrà senza indugi la ratifica al Parlamento, insieme agli ultimi atti di accordo Italia-Francia relativi all’opera”.
Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti