Terremoto, arriva il ‘decretone’ (ma zero soldi)
Il Governo sta predisponendo un corposo provvedimento, presumibilmente un decreto legge, contenente una approfondita regolamentazione per la gestione del post-terremoto.
La governance per il post terremoto
La bozza, ancora in fase di studio da parte dell’esecutivo affronta, innanzitutto, il problema della governance, prevedendo che il Commissario straordinario Vasco Errani venga affiancato dai presidenti delle Regioni interessate (Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria) in qualità di Vicecommissari. Questi ultimi costituiranno, ognuno nella propria Regione, un Comitato istituzionale da loro presieduto e composto dai presidenti delle province e dai sindaci dei comuni danneggiato dal sisma dello scorso 24 agosto, finalizzato a condividere le scelte strategiche per la ricostruzione.
La gestione di tutte le attività post terremoto in ogni Regione verranno gestite da un ufficio speciale per la ricostruzione a cui sarà affidata la pianificazione urbanistica.
Per accelerare la ricostruzione dei territori colpiti e garantire l’omogeneità degli interventi, si prevede di affidare la direzione ed il coordinamento ed il controllo di tutte le operazioni ad un organo unico, la ”Conferenza permanente” presieduta dal Commissario straordinario e composta da un rappresentante del Mibact, uno del ministero dell’Ambiente, uno del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un rappresentante della Regione, dell’Ente Parco e del comune competente territorialmente.
Le risorse economiche
Ancora incerti i numeri relativi alle risorse economiche che il Mef intende stanziare. Quello che sembra già deliberato, invece, è il contenitore in cui queste risorse dovrebbero essere convogliate: la bozza del provvedimento parla infatti di un apposito Fondo per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016, che dovrebbe essere assegnato alla Presidenza del Consiglio dei ministri ed alimentato anche con le risorse provenienti dal Fondo di solidarietà dell’Unione europea.
Quanto al sostegno alle attività produttive, in particolare alle piccole e medie imprese, la bozza di decreto prevede l’intervento del Fondo di garanzia fino ad un importo per ogni singola impresa di 2 milioni e 500 mila euro. Nel settore agricolo ed agroalimentare, in particolare, ci si è spinti oltre: viene infatti istituito, nello stato di previsione del Mipaaf, un Fondo per la valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli ed alimentari. Le risorse stanziate ammontano a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017.
Misure per gli Enti locali, per le imprese e per i privati
Infine, nel dl terremoto sono contenute le misure per la sospensione, senza applicazione di sanzioni ed interessi, dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti agli Enti locali colpiti dal sisma, per la detassazione di contributi, indennizzi e risarcimenti concessi a seguito del sisma e la sospensione degli adempimenti e versamenti tributari.