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Una boccata di ossigeno per il grano italiano

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5 Ottobre 2016

| by Ugo Sardi de Letto

La Conferenza stato regioni sblocca 10 mln di euro a favore dei produttori del settore cerealicolo italiano. Una misura che consente di sostenere il reddito degli agricoltori e aumentare, sul piano della qualità, l’offerta di grano italiano attraverso l’incremento della sottoscrizione dei contratti di filiera.

Grano italiano, una boccata di ossigeno

E’ in arrivo una boccata di ossigeno per il settore cerealicolo italiano. Lo conferma un comunicato del ministero delle politiche agricole che parla dello sblocco di 10 mln di euro a favore dei produttori del settore.

La notizia arriva dalla Conferenza stato regioni dove è stato approvato un decreto che fissa i criteri e le modalità di ripartizione del fondo pari a 10 mln di euro già previsto nel decreto legge enti locali approvato agli inizi di agosto. La misura adottata in sede di Conferenza stato regioni è volta a sostenere l’intero settore cerealicolo con un aiuto di cento euro per ogni produttore nei limiti del regime de minimis. Quindi, oltre a sostenere i redditi nel settore agricolo, il decreto si propone di aumentare, sul piano della qualità, l’offerta di grano italiano attraverso l’incremento della sottoscrizione dei contratti di filiera e garantire il livello dei parametri del grano duro nel rispetto delle esigenze produttive dell’industria pastaria.

Il decreto approvato in Conferenza Stato Regioni

Il decreto approvato in Conferenza stato regioni è il primo passo per dare vita a un patto strategico per la valorizzazione della filiera grano-pasta italiana. Ne è convinto il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina che, dichiarandosi soddisfatto per quanto approvato in Conferenza stato regioni, ha detto che c’è bisogno del lavoro degli agricoltori italiani, i quali devono poter continuare ad approvvigionarsi sempre di più di grano di qualità. Con il nuovo decreto oltre all’investimento di 10 mln di euro, sarà possibile, ha concluso il ministro, aumentare la superficie coltivabile del 20 per cento, un motivo in più per continuare ad offrire informazioni puntuali ai consumatori circa la provenienza dei prodotti.

Luigi Della Luna Maggio

PolitX

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