Vacanze, terrorismo favorisce mete made in Italy
I drammatici episodi di terrorismo internazionale condizionano quest’anno la scelta delle vacanze di più di un italiano su quattro (27%), ma la percentuale sale al 41% tra i giovani tra i 18 ed i 24 anni dove più alta è la tendenza ad orientarsi verso mete all’estero. Dono i dati forniti da Coldiretti, nel corso della presentazione dell’analisi sulle “Vacanze Made in Italy” durante l’estate 2016 dalla quale si evidenziano cambiamenti nelle destinazioni, negli svaghi e nella distribuzione della spesa.
Le scelte degli italiani per le vacanze
La stragrande maggioranza degli italiani ha scelto di rimanere all’interno dei confini nazionali e chi decide di varcarli procede con una maggiore attenzione alla scelta dei luoghi di villeggiatura. Dei 35 milioni di italiani che hanno potranno andare in vacanza solo il 27% – precisa la Coldiretti – si recherà per qualche giorno in un Paese europeo ed il 9% negli altri continenti, soprattutto negli Usa e in Asia. E in Italia, anche se resta il mare a fare la parte del leone per 7 italiani su 10, seguito dalla montagna con il 24%, si assiste alla ricerca di alternative meno affollate con il raddoppio delle presenze in campagna che è scelta dal 9% dei vacanzieri.
L’abbandono di mete considerate pericolose riguarda in realtà il turismo internazionale nel suo complesso con la Turchia, la Tunisia, l’Egitto in grande sofferenza ma anche la Francia in difficoltà per i recenti episodi di Parigi e Nizza.
Il Belpaese meta ambita per le vacanze degli stranieri
In questo clima di grande incertezza si registra un aumento degli stranieri che scelgono l’Italia come paese più sicuro rispetto ai problemi legati al terrorismo, con gli arrivi dall’estero stimati in aumento dell’1,8% tra maggio e ottobre. Quest’anno quasi la metà dei vacanzieri estivi lungo la Penisola sarà straniero: tedeschi, americani e francesi salgono sul podio degli arrivi nel Belpaese in ordine decrescente.
L’importanza del cibo nella scelta delle destinazioni turistiche
La questione della sicurezza – precisa la Coldiretti – è uno dei fattori che influenza la destinazione della vacanza, ma insieme alla storia e alla cultura il vero valore aggiunto del soggiorno in Italia è diventato il cibo. Più di sei stranieri su dieci (62%) durante le vacanze nel territorio nazionale fanno shopping di cibo che batte nettamente negli acquisti i tradizionali souvenir (50%), l’abbigliamento (48%) e l’artigianato (25%). La passione per il cibo, secondo i dati della ricerca di Coldiretti, raggiunge l’apice per i russi con una percentuale dell’87%, spinta anche dall’embargo che ha fatto sparire i prodotti italiani dalle loro tavole. Vino, formaggi ed olio di oliva Made in Italy raccolgono gli interessi dei turisti stranieri provenienti da tutto il mondo, anche se con aspettative diverse a seconda delle nazionalità.
L’apprezzamento per il vino ad esempio varia molto con gli americani che amano particolarmente il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Pinot Grigio, il Barolo e il Prosecco che piace però molto anche ai tedeschi insieme all’Amarone della Valpolicella ed al Collio, mentre i russi bevono soprattutto Chianti, Barolo, Asti e Moscato d’Asti e gli inglesi Prosecco, Chianti, Barolo.
Leadeship italiana nel turismo enogastronomico
L’Italia – conclude la Coldiretti – ha conquistato la leadership mondiale nel turismo enogastronomico grazie a 283 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, ma ha conquistato anche il primato green con quasi 50mila aziende agricole biologiche in Europa e ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni ogm a tutela del patrimonio di biodiversità senza dimenticare i quasi ventiduemila agriturismi, i circa diecimila mercati e fattorie dove acquistare a chilometri zero direttamente dagli agricoltori di Campagna Amica, le centinaia di città dell’olio, del vino, del pane e i numerosi percorsi enogastronomici, feste e sagre di ogni tipo.
“Occorre lavorare per garantire l’originalità dell’offerta enogastronomica che rappresenta un valore aggiunto inestimabile dal punto di vista storico, culturale e soprattutto turistico, ma che purtroppo rischia di essere compromessa sotto la pressione dell’omologazione”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “i turisti italiani e stranieri si aspettano di mangiare prodotti della tradizione locale che sono la vera forza della vacanza Made in Italy, conquistata con la distintività, la biodiversità e il legame con il territorio”.