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Zitti zitti, si rafforzano i rapporti fra Italia e Turchia

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29 Agosto 2016

| by developer

Italia e Turchia vogliono rafforzare le relazioni bilaterali sul piano economico e industriale nel rispetto di una tradizione che va avanti da molti anni. Sono oltre mille le imprese italiane che operano in Turchia con interessi commerciali ed economici in diversi settori industriali.  

Per questo c’è tutto l’interesse perché la situazione in Turchia ritorni presto a “normalizzarsi nel pieno rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali”. Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda a margine di un incontro, tenutosi nella sede romana di Confindustria, con il ministro turco dell’economia Nihat Zeybekci e imprenditori e rappresentanti di associazioni di categoria di entrambi i paesi, tra i quali Astaldi, Divella, Edison, Ferrero, Leonardo Finmeccanica, Menarini, Prysmian, Saipem, Trevi, Versalis oltre alle due maggiori banche italiane operanti in Turchia, Intesa-Sanpaolo e Unicredit.

L’asse Roma-Turchia si sta consolidando su una sempre più crescente collaborazione industriale, finanziaria e commerciale. Sono circa1300 le imprese italiane che operano in Turchia nei principali settori strategici del sistema economico. A queste imprese bisogna dare delle risposte e far sentire vicino il sostegno dell’Italia a voler proseguire sulla strada della collaborazione economica e industriale con Ankara. Sono stati questi, infatti, il senso e l’obiettivo della tavola rotonda con imprenditori e associazioni di categoria di entrambi i paesi che oltre ai ministri Calenda e Zeybekci ha visto anche la partecipazione della vicepresidente di Confindustria per l’Internazionalizzazione, Licia Mattioli. Le imprese italiane che già operano in Turchia e lo hanno fatto portando avanti “significativi investimenti”, devono essere aggiornate “su quanto sta accadendo nel Paese dal punto di vista politico ed economico” , ha detto la vicepresidente Licia Mattioli.

La prossima tappa sarà quella di metà ottobre quando avrà luogo in Turchia il World Energy Congress. Sarà, infatti questa, una nuova occasione per consolidare ancora le relazioni tra Italia e Turchia, soprattutto nel settore energetico, sul quale è forte l’interesse da parte del governo di Ankara ad avviare significativi investimenti.

Luigi Della Luna Maggio

PolitX

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