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L’Assemblea del Senato giovedì 27 con 102 voti a favore e 69 contrari ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente il ddl n. 819 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61, recante interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, nonché disposizioni urgenti per la ricostruzione.

Il provvedimento, nel quale, nel corso dell’esame presso la Camera dei deputati, è stato trasfuso il contenuto del dl 5 luglio 2023, n. 88, recante disposizioni urgenti per la ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione, si suddivide in 6 Capi. Il Capo I (articoli 1-20) contiene interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza, come la sospensione dei termini per adempimenti tributari e la proroga del superbonus al 110%; misure per sostenere istituzioni scolastiche, lavoratori autonomi e imprese agricole danneggiate. Il Capo I-bis (articoli da 20-bis a 20-quinquies) riguarda il coordinamento delle procedure e delle attività di ricostruzione nei territori colpiti attraverso la nomina del commissario straordinario, l’istituzione della cabina di coordinamento e del Fondo per la ricostruzione. Capo I-ter (articoli da 20-sexies a 20-novies) contiene le misure per la ricostruzione, con interventi privati e pubblici. Nel Capo I-quater, l’articolo 20-decies introduce una disciplina dettagliata per il trattamento e il trasporto dei materiali derivanti dall’evento calamitoso. Il Capo I-quinquies, (articoli 20-undecies e 20-duodecies) prevede che le imprese localizzate nelle zone colpite possano accedere al regime di aiuto per le aree di crisi industriale. Il Capo II (articoli 21-23) introduce misure per finanziare interventi di protezione civile attraverso la vendita di beni confiscati ed estrazioni aggiuntive del Lotto e Superenalotto.