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La Camera si appresta a discutere una mozione sulle iniziative allo studio del Governo per la riapertura in sicurezza degli istituti di ogni ordine e grado.

 

L’argomento è uno dei più dibattuti e su cui, fin dall’inizio della pandemia, si sono registrate prese di posizione contrapposte. La mozione presentata da esponenti del M5S ed a cui, presumibilmente se ne affiancheranno da parte degli altri Gruppi Parlamentari, mette in evidenza i danni sul piano formativo e sociale, non ancora completamente quantificabili, derivanti dalla sospensione delle attività didattiche in presenza. Studi dell’IRCSC Giannina Gaslini di Genova e dell’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze, solo per citarne alcuni, hanno sottolineato l’emergere di un diffuso disagio tra i bambini e gli adolescenti.

Il tema sta particolarmente a cuore al Presidente Draghi che lo ha messo al centro di diversi suoi interventi a cominciare dal discorso con cui si è presentato in Parlamento per chiedere la fiducia. Per il momento di concreto c’è solo la decisione adottata con l’ultimo decreto COVID, quello con cui si stabiliscono le misure per contenere la pandemia valide fino al 30 aprile, che all’art. 2 prevede lo svolgimento delle attività didattiche in presenza per i bambini fino alla prima media anche nelle regioni collocate in zona rossa.