Il primo vero provvedimento “di merito” del Governo Draghi, il DL Sostegni, stabilisce che possono ricevere il contributo a fondo perduto previsto all’art. 1, anche le ASD (Associazioni Sportive Dilettantistiche) e le SSD (Società Sportive Dilettantistiche) che abbiano subito perdite di fatturato, tra il 2019 ed il 2020, pari ad almeno il 30 per cento, calcolato sul valore medio mensile, purchè siano però in possesso di partita IVA, escludendo quindi tutte quelle realtà che esercitano esclusivamente attività istituzionale.
Si tratta di un settore che, da sempre, svolge un’importante funzione sociale di promozione dello sport concepito come parte integrante di un più ampio ambito educativo e formativo, nonché come occasione di aggregazione sociale. La mancata previsione di aiuti alle ASD e alle SSD prive di partita IVA e che, a causa della pandemia rischiano la chiusura definitiva, è già oggetto di discussione ed è stata portata all’attenzione della Sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali, con l’obiettivo di un intervento risolutore durante l’iter di conversione del Decreto Legge n. 41 del 2021.