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Con il DL n. 80 del 9 giugno 2021 si è dato corpo ad uno dei pilastri su cui si fonda il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, , finalizzato a implementare e rafforzare il capitale umano della Pubblica Amministrazione. Il provvedimento, assegnato in prima lettura al Senato (S. 2272) ed articolato in 19 articoli, porta avanti l’obiettivo di definire percorsi veloci, trasparenti e rigorosi per il reclutamento dei profili tecnici e gestionali necessari ai traguardi prefissati dal PNRR e pone le premesse normative per la riforma della P.A. e della Giustizia, indispensabili al PNRR stesso.

Concorsi semplificati per le assunzioni a tempo determinato, contratti della durata di 3 anni e rinnovabili al massimo fino al 31 dicembre 2026, nuovo portale di reclutamento per l’inserimento di figure di alta specializzazione, istituzione di una apposita “riserva” nei concorsi per chi ha lavorato all’attuazione del PNRR, percorsi di mobilità verticale per il personale della PA, finalizzati alla valorizzazione delle conoscenze tecniche e delle competenze di carattere trasversale: sono queste alcune delle misure contenute nel decreto reclutamento.

In particolare, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, sarà indetto un concorso per assumere 500 unità di personale non dirigenziale a tempo determinato, estensibili ad 800, da destinare alla gestione, attuazione e monitoraggio del PNRR. 335 unità saranno, invece, destinate alla transizione digitale di cui 268 nuovi esperti per il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio e 67 risorse per l’Agenzia per l’Italia digitale. Infine, per l’innovazione organizzativa della Giustizia è autorizzato il reclutamento di addetti all’ufficio per il processo: 16.500 unità nell’ambito della giustizia ordinaria, e 326 unità nell’ambito della giustizia amministrativa. Entrambi i contingenti saranno assunti in due scaglioni, con contratto di lavoro a tempo determinato.