Le lauree diventano abilitanti, addio esame di Stato: “Giovani iniziano a lavorare un anno prima”
E’ stato approvato dalla Commissione Cultura della Camera il provvedimento sulle lauree abilitanti, presentato dall’ex Ministro dell’Università Manfredi e integrato all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (C. 2751) per cui dovrà necessariamente essere approvato entro l’autunno prossimo.
Rispetto al testo originariamente presentato che indicava espressamente le lauree direttamente abilitanti, il passaggio in Commissione, attraverso l’approvazione di diversi emendamenti, ha previsto che ogni ordine professionale italiano, se interessato, possa richiedere di far diventare il proprio percorso accademico di riferimento direttamente abilitante, andando a eliminare l’esame di stato successivo alla laurea che, invece, sarà contestuale alla consegna e all’esposizione della tesi. Nella versione originariamente presentata dal Governo Conte, l’art. 4 elencava una lista di professioni che potevano richiedere il passaggio, escludendo da questa facoltà le categorie non presenti. La lista è stata cancellata e, quindi, tutte le categorie potranno avanzare la richiesta in futuro. Il relatore, l’on. Manuel Tuzi del M5S precisa che questa possibilità varrà per tutti i corsi “che non hanno un tirocinio post-laurea”, mentre in parallelo prosegue la riforma dell’esame per altri ordini, come sta avvenendo per l’esame da avvocato.
L’intento è quello di procedere verso una più complessiva riforma dei percorsi di laurea e degli ordini professionali, velocizzando l’accesso alle professioni e, quindi, al mondo del lavoro.