Con un question time, l’on. Daniela Ruffino chiede al Ministro dell’Istruzione di intervenire contro “la tagliola della soppressione delle classi e dei plessi colpisce le famiglie che vivono in piccoli comuni e aree marginali, frequentate anche da bambini con disabilità e bisogni educativi speciali”
Per salvaguardare il futuro di quelle piccole comunità, per contrastare la desertificazione dei territori l’on. Ruffino sostiene l’opportunità che parte delle risorse destinate al nostro Paese nell’ambito del piano di ripresa Next generation EU vengano destinate al sistema di istruzione e chiede al Governo di attivarsi, alla luce anche dell’attuale contesto storico e dei principi generali in materia definiti con legge dello Stato, adottando iniziative per destinare al sistema di istruzione maggiori risorse, al fine di risolvere il problema di chiusura dei plessi scolastici nei piccoli comuni.
Il Ministro Bianchi, nel rispondere all’interrogazione, ha ricordato come il tema del dimensionamento scolastico sia all’attenzione del Ministro e del Ministero e abbia trovato una prima risposta nella legge di bilancio per l’anno 2021, che ha ridotto, per l’anno scolastico 2021-2022, da 600 a 500 il numero minimo di alunni necessario perché le scuole possano essere autonome e ha ridotto questo livello a 300 per le aree montane e le piccole isole. Il Ministro ha anche ammesso che tali misure non sono però sufficienti a fronteggiare la straordinaria conseguenza della pandemia, impegnandosi a trovare un modo organico per ridefinire la disciplina sul dimensionamento, cosa su cui gli uffici di Viale Trastevere stanno lavorando.