L’Assemblea del Senato, mercoledì 10 aprile 2024, riunitasi in 177ª Seduta pubblica, ha approvato in prima lettura il ddl n. 806 recante modifiche al codice di procedura penale in materia di sequestro di dispositivi e sistemi informatici, smartphone e memorie digitali. Il provvedimento passa ora all’altro ramo del Parlamento per il prosieguo dell’iter.
Alla luce delle modifiche apportate dalla Commissione giustizia, il testo si compone di 4 articoli. L’articolo 1 introduce una procedura dettagliata per il sequestro dei dispositivi elettronici nell’ambito delle indagini penali, volta a garantire un equilibrio tra l’esigenza investigativa e la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini. Tra le novità introdotte, la riserva di giurisdizione attribuisce al gip il potere di autorizzare il sequestro dei dispositivi informatici, garantendo così un controllo giudiziario sulla procedura; tale autorizzazione è subordinata alla necessità che i dispositivi siano indispensabili per il proseguimento delle indagini, nel rispetto del principio di proporzionalità. In situazioni di urgenza, il pubblico ministero può disporre il sequestro preventivamente, ma deve poi richiedere l’autorizzazione giudiziaria entro tempi stretti. Gli articoli successivi apportano modifiche al codice di procedura penale, inclusa la disciplina delle perquisizioni informatiche e delle garanzie di inviolabilità e segretezza della corrispondenza; si stabiliscono tempi stringenti per l’esecuzione delle attività tecniche e si prevede il riesame dei decreti di sequestro. Il provvedimento include anche disposizioni transitorie per le perquisizioni successive all’entrata in vigore della legge.