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L’Assemblea del Senato, riunita nella 155ª Seduta pubblica mercoledì 7 Febbraio 2024, ha avviato l’esame del ddl n. 969 recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2022-2023, approvato dalla Camera dei deputati, e connesse relazioni, programmatica 2023 (Doc. LXXXVI n. 1) e consuntiva 2022 (Doc. LXXXVII n. 1), sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea.

Il provvedimento, a seguito delle modifiche apportate dall’altro ramo del Parlamento, consta di 19 articoli suddivisi in tre Capi e consente il recepimento di 20 direttive e una decisione e dispone l’adeguamento della normativa nazionale a 9 regolamenti europei. Si prevedono principi e criteri direttivi specifici di delega per 13 direttive, mentre le restanti 7 sono elencate nell’Allegato A senza ulteriori criteri direttivi. Durante l’esame in Senato, le forze politiche di maggioranza hanno scelto di non presentare emendamenti per garantire una rapida approvazione del ddl onde evitare ritardi nell’entrata in vigore e il rischio di nuove procedure di infrazione da parte dell’UE. Il testo è stato oggetto di approfondite discussioni in Commissione su temi come la libertà d’informazione, i salari minimi, l’infrazione sui balneari e i contratti del personale scolastico. Altre materie sui quali si conferisce delega al Governo concernono la cybersicurezza, la presunzione di innocenza nei procedimenti penali, la resilienza dei soggetti critici, i medicinali, acquirenti e gestori di crediti deteriorati, la protezione dei lavoratori contro rischi cancerogeni o mutageni, la parità di retribuzione tra uomini e donne, la commercializzazione di apparecchiature radio.

 

La relazione consuntiva è strutturata in quattro parti principali, affrontando questioni come l’integrazione europea, il green deal, la politica estera e la comunicazione sull’attività dell’UE; le procedure di infrazione hanno registrato una riduzione da 102 a 82 nel 2022. La relazione programmatica per il 2023 illustra le attività previste dal Governo per l’integrazione europea, con un focus sul futuro dell’Europa e sul green deal, su iniziative legate al cambiamento climatico, la transizione digitale e la sicurezza cibernetica.