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News

Vaccinazioni anche per gli insegnanti ma mancano i fondi

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11 Luglio 2017

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Obbligo di vaccinazione anche per gli operatori sanitari, sociosanitari e scolastici: ci sono novità sul nuovo piano di vaccinazione voluto dal governo. Le modifiche sono state introdotte grazie ad alcuni emendamenti che hanno cambiato, almeno in parte, l’impianto del ddl, presentato inizialmente dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin in Consiglio dei Ministri.

Poco fa la commissione Igiene e Sanità del Senato ha dato il definitivo via libera al decreto vaccini, che ora passerà sotto la lente dell’Aula di Palazzo Madama.

Cosa prevede la proposta

Dal 1 gennaio 2018 le categorie citate devono presentare la documentazione dell’avvenuta vaccinazione o dell’immunizzazione naturale alle malattie infettive elencate dalla legge (10 obbligatorie, 4 raccomandate) o del diritto all’esonero.

Copertura economica assente per il piano vaccinazione degli insegnanti

L’idea di sottoporre anche gli insegnanti alle vaccinazioni previste dalla legge ha causato non poche discussioni. E, infatti, proprio su questa proposta le ipotesi sono ancora al vaglio: è al momento atteso il parere della Commissione Bilancio, che arriverà prima della votazione finale in Aula.

Giusto vaccinare anche i docenti? Su questo punto non tutti si trovano d’accordo e c’è perfino chi invoca l’incostituzionalità. In realtà è assolutamente legittimo e costituzionale e lo sottolinea il costituzionalista Alessandro Pace: “Dal punto di vista del rispetto della Carta non ci sono problemi, è una proposta funzionale”.

Del resto si tratta di figure professionali che lavorano a stretto contatto con i minori per diverse ore. Allora dov’è il problema? Non ci sono fondi sufficienti.

Mentre le vaccinazioni dei bimbi e ragazzi sono già comprese nel budget della sanità, l’operazione prevista per gli insegnanti sarebbe extra e forse non senza “oneri nuovi o maggiori”.

Emilia De Biasi, presidente commissione Sanità, non nasconde il suo malcontento: “Più che quantificare gli oneri si potrebbe ricorrere alla legge sulla sicurezza nel luogo di lavoro che riguarda la prevenzione e la tutela della salute fisica e mentale”. Domani i senatori della Bilancio esamineranno la questione.

PolitX

Dl Mezzogiorno, il Governo incentiva i giovani

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10 Luglio 2017

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Entra nel vivo la discussione su uno dei provvedimenti più significativi che il Parlamento è chiamato ad approvare prima della pausa estiva. Si tratta del decreto legge per la crescita del Mezzogiorno che ha iniziato il suo iter dal Senato e sul quale, dopo un nutrito ciclo di audizioni, questa settimana la Commissione Bilancio provvederà alla votazione degli emendamenti presentati (S. 2860).

”Resto al Sud”, la misura più significativa del dl Mezzogiorno

Tra le misure più significative contenute nell’articolato c’è quella denominata ”Resto al Sud”, che prevede forme di incentivazione per i giovani tra i 18 e i 35 anni, residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, volta a favorire la nascita di nuove imprese attraverso un finanziamento di 40 mila euro che per il 35 per cento consisterà in erogazioni a fondo perduto e per il rimanente 65 per cento consiste in un prestito a tasso zero da rimborsare in otto anni, di cui i primi due di preammortamento.

Tra le possibili modifiche di cui si sta discutendo c’è l’ipotesi di un allargamento dei finanziamenti stanziati, in quanto il tetto massimo di 40 mila euro è stato considerato inadeguato per l’avvio di un’attività d’impresa. Il ministro per la Coesione ed il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, a nome dell’esecutivo di cui fa parte, non ha manifestato alcuna preclusione ”all’aumento della quota finanziabile”.

Incentivi per il ricambio generazionale in agricoltura

Disposizioni ad hoc sono poi previste per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile in agricoltura e per favorirne il ricambio generazionale: in pratica vengono destinati alle imprese agricole 50 milioni di euro del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC).

Inoltre, allo scopo di promuovere la costituzione di nuove imprese, i comuni delle regioni del Sud potranno dare in concessione o in affitto ai soggetti tra i 18 e i 40 anni terreni e aree in stato di abbandono.

Dl Mezzogiorno e le zone economiche special

Il decreto legge Mezzogiorno istituisce infine zone economiche speciali (ZES), comprendenti almeno un’area portuale, alle quali verranno attribuiti benefici fiscali ed altre agevolazioni: in particolare, fino al 2020, sarà possibile utilizzare il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi nel limite massimo di 50 milioni di euro.

PolitX

Ddl Concorrenza, ok dalla Camera, ora tocca al Senato

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3 Luglio 2017

| by developer

Ci sono voluti più di due anni di iter parlamentare ma finalmente il Ddl Concorrenza sembra essere arrivato ad un punto di svolta. La Camera dei Deputati ha, infatti, approvato il testo che ora tornerà all’esame del Senato per il via libera definitivo. Ecco le principali novità.

Web influencer: anche i selfie verranno regolamentati

Stretta del governo sulla pubblicità occulta dei web influencer. Saranno regolamentati i post su Facebook, Twitter e Instagram dei volti noti del mondo dello spettacolo o dello sport che nascondono sponsorizzazioni di marchi noti o meno.

Energia elettrica, luce e gas

Contro le maxi-bollette, il Ddl Concorrenza prevede che i fornitori di energia e gas saranno obbligati a rateizzare le fatture con importi importanti, derivati da ritardi o interruzioni della fatturazione, oltre che dalla prolungata indisponibilità dei dati di consumo. Se il conguaglio è imputabile a cause riconducibili al cliente, l’obbligo viene meno.

Farmaci di fascia C solo in Farmacia

Le farmacie potranno essere società di capitali, ma dovranno rispettare il tetto del 20 percento su base regionale. Consentita la vendita solo in farmacia per i farmaci di fascia C.

Carburanti: anagrafe sugli impianti di distribuzione 

Per quanto riguarda i carburanti è prevista la creazione di un’anagrafe degli impianti stradali di distribuzione di benzina, gasolio, Gpl e metano della rete stradale e autostradale.

Professioni

Non sono previste modifiche per le società di ingegneri e avvocati.

PolitX

Manovrina, road map serrata a Montecitorio

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2 Maggio 2017

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Entra subito nel vivo l’esame del decreto legge correttivo dei conti pubblici, meglio noto come ”manovrina” (C. 4444). Approvato dal Consiglio dei ministri subito prima di Pasqua, è stato per una decina di giorni ”in incubazione” presso gli uffici legislativi della Presidenza del Consiglio dei ministri che ne hanno ritoccato il testo. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 aprile scorso è stato trasmesso alla Camera dei deputati dove sono state immediatamente calendarizzate le audizioni informali.

Il timinig della manovrina

Un vero e proprio tour de force che terrà impegnate le Commissioni Bilancio di entrambi i rami del Parlamento per tutta la settimana. Si comincia oggi: dalla prima mattinata fino alle 14 circa si alterneranno, per esprimere le loro considerazioni sulle parti di spettanza del decreto omnibus, i rappresentanti di Ance e di Confedilizia, quelli di Confindustria, dei sindacati, di R.ETE Imprese Italia, dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, di Confapi e  di Federalberghi.

Le audizioni proseguiranno mercoledì 3 maggio con i referenti della federazione italiana sport invernali (FISI), del direttore della Ryder Cup 2022, di ANCI, UPI e della Conferenza delle Regioni e delle province autonome

Infine, giovedì 4 maggio, verranno ascoltati il direttore dell’Agenzia delle entrate ed il direttore dell’Agenzia dei monopoli e delle dogane. Come di consueto il ciclo delle audizioni si concluderà con il Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan ed i rappresentanti della Corte dei conti.

La prossima settimana la Bilancio della Camera entrerà nel merito dei contenuti dell’articolato provvedimento sul quale è già stato fissato alle ore 16,30 di giovedì 11 maggio il termine per la presentazione degli emendamenti che saranno probabilmente molto numerosi.

Gli altri temi scottanti all’esame del Parlamento

Quella che si apre all’indomani della festa dei lavoratori si preannuncia una settimana di fuoco per l’attività parlamentare: a parte la manovrina, l’aula di Montecitorio dovrà affrontare il discusso testo sulla legittima difesa, mentre in commissione Affari Costituzionali si tenta di far procedere la discussione sulla riforma della legge elettorale.

Non meno facile è il compito che attende palazzo Madama dove in settimana è attesa la votazione della fiducia sul disegno di legge concorrenza che è all’esame del Parlamento da oltre due anni e che dovrà poi tornare alla Camera chiamata a ratificare le moltissime modifiche introdotte dal Senato.

PolitX

Manovrina, il decreto “omnibus” sta per approdare a Montecitorio

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21 Aprile 2017

| by developer

La “manovrina”, il decreto legge varato dal Consiglio dei ministri dello scorso 11 aprile, un vero e proprio pot-pourri di norme che affrontano i più svariati temi suddivise in 68 articoli, sembrava scomparsa nel nulla. Evidentemente la bozza predisposta dal Governo ed in particolare dal ministro Padoan, ha richiesto un po’ di tempo per essere messa a punto dagli uffici legislativi di Palazzo Chigi, ma adesso sembra pronta per la presentazione ufficiale alla Camera dei deputati da dove il decreto legge comincerà il suo iter di conversione.

Manovrina da 5 miliardi di euro

In concreto si tratta di una sorta di finanziaria che dovrebbe produrre nel 2018 risparmi pari a circa cinque miliardi di euro, necessari per mettere i conti in sicurezza. Il titolo del decreto legge parla anche di misure per lo sviluppo, ma indubbiamente la parte del leone è costituita dalle disposizioni grazie alle quali si prevede di riuscire a rimpinguare le casse dello Stato.

Le disposizioni in materia di “entrate”

E’ prevista l’introduzione di una cedolare secca pari al 21% per le locazioni brevi quali quelle di chi affitta la casa tramite Airbnb o Booking per periodi inferiori a 30 giorni; chi esercita l’intermediazione avrà il compito di agire come sostituto d’imposta trattenendo il dovuto a monte. La tassa sui giochi passa dal 6 al 12% per tutte le vincite superiori a 500 euro, mentre il prelievo erariale unico (PREU) sugli apparecchi viene portato al 19% dell’ammontare delle somme giocate, mentre quello sulle videolotteries è fissato al 6%. Vengono ritoccate le accise sui tabacchi, si allarga lo split payment per i fornitori dello Stato e si introducono nuovi e più stringenti limiti per le compensazioni dei crediti d’imposta. Infine, in materia di trasporto pubblico locale, con il decreto legge “omnibus” arriva una multa da 200 euro per i cosiddetti “portoghesi”, quelli cioè che utilizzano i mezzi pubblici senza pagare il biglietto.

Le misure per lo sviluppo

Quanto alle “uscite”, si va dai 300 milioni per evitare ad Alitalia l’ennesimo rischio di fallimento, ai circa 100 milioni per la Ryder cup di golf.  Vengono previste regole volte a favorire la costruzione di impianti sportivi (leggasi “pro stadio Roma”), per le finali di coppa del mondo e dei campionati mondiali di sci alpino e per lo sviluppo del sistema nazionale di ciclovie turistiche.

In base a quanto previsto dalla “manovrina”, l’Anas diventerà una controllata di Ferrovie dello Stato: la sinergia dovrebbe garantire un aumento degli investimenti del dieci per cento sia per il 2017 che nel prossimo anno. Le azioni dell’Anas verrebbero trasferite attraverso un aumento di capitale con l’obiettivo di rilanciare gli investimenti del settore attraverso una gestione integrata delle reti ferroviarie e stradali.

Per agevolare le piattaforme off-shore che si trovano nelle acque territoriali, si chiarisce in via interpretativa, che esse non sono soggette al pagamento né dell’Imu-Tasi, né dell’Ici.

Enti territoriali

Novità in arrivo per i Comuni che potranno aggirare il blocco delle assunzioni se il costo dei lavoratori a tempo determinato di tipo stagionale sarà interamente sostenuto da uno sponsor o da un accordo di collaborazione con un soggetto privato. Le procedure di assunzione dovranno però essere “di natura concorsuale e ad evidenza pubblica”.

Ricostruzione post sisma
Infine, per favorire le attività di ricostruzione dei territori colpiti dagli eventi sismici del 2016 e 2017, viene stanziato 1 miliardo di euro per il triennio 2017-2019 ed incrementato il Fondo per la ricostruzione istituito con il decreto legge n. 189/2016. Si è stabilito di prorogare gli incentivi previsti nell’ultimo decreto sisma fino a tutto il 2019 prolungando anche le scadenze delle sospensioni dei tributi e di istituire la zona franca urbana nei comuni delle Regioni del Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici a partire dal 24 agosto scorso. (M.B.)

PolitX

Istat, Italia ancora “ostaggio” di povertà e disoccupazione

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20 Aprile 2017

| by developer

Mercato del lavoro stagnante, tasso di occupazione fra i più bassi d’Europa e almeno 7 milioni di italiani che vivono in condizioni di povertà estrema. E’ lo scenario che viene fuori nell’ultima audizione del direttore del Dipartimento per la Produzione Statistica (Istat), Roberto Monducci. 

Grave deprivazione materiale per 7 milioni di persone

Sono 7 milioni 209 mila le persone che in Italia vivono in famiglie in grave deprivazione materiale, ovvero in seria difficoltà economica. Di queste, 3 milioni 134 mila hanno almeno 4 sintomi di disagio su un set di 9 (dal non potersi permettere le vacanze o un pasto proteico adeguato all’essere in arretrato con bollette, affitti o mutui).

Manca, infatti, “uno scatto dell’economia per centrare gli obiettivi di crescita del Pil previsti dal Governo per il 2017” (+1,1 percento). “Le oscillazioni del commercio estero e della produzione industriale osservati nei mesi di gennaio e febbraio potrebbero rappresentare dei fattori di rischio per la crescita del primo trimestre 2017”.

Troppe difficoltà per i giovani nel trovare occupazione 

Per gli under 35 senza lavoro trovare un posto risulta, infatti, sempre più difficile. “Nel primo trimestre abbiamo una forte turbolenza sul piano produttivo che implica un’accelerazione”, fa presente l’Istat

Quindi, aggiunge Monducci, “potremmo avere un problema nel primo trimestre ma lo scenario in corso d’anno è positivo” e rende “plausibile una progressiva accelerazione” per raggiungere il target di crescita dell’1,1 percento del Prodotto interno lordo. Ricapitolando, risulta “necessaria una promessa di tassi di crescita rilevanti, significativi, in corso d’anno”.

Infatti, sottolinea Monducci nel corso dell’audizione, “si segnala che una crescita nel primo trimestre in linea o inferiore a quella osservata negli ultimi tre mesi del 2016″, ovvero dello 0,2 percento, “richiederebbe, ai fini del raggiungimento degli obiettivi indicati dal governo per il 2017, una accelerazione dei ritmi di espansione nei trimestri successivi“.

Le raccomandazioni di amici e parenti per trovare lavoro

La Rilevazione sulle forze di lavoro mostra anche quali siano state le modalità prevalenti di successo nella ricerca di lavoro di questi giovani. Nel quarto trimestre del 2016 i canali che più frequentemente hanno portato a un esito positivo nel trovare lavoro sono stati il ricorso alla rete di parenti e amici (il 41,9 percento degli occupati che non lo erano un anno prima) o la diretta richiesta a un datore di lavoro (il 18,9 percento).

L’8 percento si è rivolto ad agenzie interinali o altre agenzie private di intermediazione. Solo il 2,5 percento degli occupati che non lo erano un anno prima ha trovato lavoro attraverso i Centri pubblici per l’impiego (la quota sale al 7,1 percento fra i 15 e i 24 anni).

Al fine di costruire un processo di inclusione efficace per i giovani in cerca di occupazione sarebbe opportuno potenziare le risorse e gli strumenti a disposizione delle politiche attive del lavoro.

PolitX

Ortofrutta, Italia primo paese a beneficiare dei Fondi Ue

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20 Aprile 2017

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L’Italia leader dei Fondi europei per il nel settore dell’ortofrutta. Il nostro Paese è risultato complessivamente il primo beneficiario dei fondi Ue destinati al settore con 262,5 milioni di euro (22,4 percento) su un totale di 1.172,7 di euro. Nell’anno 2016, la spesa complessiva comunitaria per il finanziamento dei programmi operativi delle OP ortofrutticole è stata di 862,4 milioni di euro.

Op ortofrutticole: Spagna si conferma leader

Diverso il discorso per quanto concerne le OP ortofrutticole (Organizzazioni dei produttori). L’Italia con 241,7 milioni (28 percento della spesa complessiva) scende al secondo posto (1° la Spagna con 252,7 milioni di euro, pari al 29,3 percento del totale e 3° la Francia con il 14,0 percento). Nelle Regioni Valle d’Aosta, Liguria, Toscana e Sardegna, nell’anno solare 2016 si aggiunge l’aiuto finanziario nazionale autorizzato dalla Commissione per 2,76 milioni di euro.

Le OP che in Italia hanno presentato il programma operativo nel 2016 sono state circa 288. Di queste 28 hanno richiesto di usufruire anche dell’aiuto supplementare nazionale. L’Italia è stata poi retrocessa al 2° posto come paese beneficiario anche nel programma Frutta nelle scuole, con 20,5 milioni di euro di spesa (18,6 percento del totale), preceduta dalla Germania con 24 milioni di euro (21,8 percento della spesa complessiva).

Complessivamente i numeri rimangono importanti, ma la perdita del primato di spesa nei programmi operativi che riguardano l’ortofrutta evidenzia una maggiore e innegabile dinamicità del sistema spagnolo, evidente anche nei risultati di mercato.

PolitX

Appalti, sì ai nuovi correttivi per i contratti pubblici

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18 Aprile 2017

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Non solo codice Appalti. Un nuovo decreto legislativo che dovrebbe contenere disposizioni che integrano e correggono il Codice dei contratti pubblici è stato approvato dal governo durante lo scorso Consiglio dei ministri prima dello stop pasquale.

L’intervento apporta modifiche e integrazioni al Codice, volte a perfezionarne l’impianto normativo confermandone i pilastri fondamentali, in modo da perseguire efficacemente l’obiettivo dello sviluppo del settore.

Si tratta di tre interventi principali che tengono contro delle osservazione fatte dall’Anac, dal Consiglio di Stato e dal Parlamento:

  • In primo luogo vendono introdotte modifiche di coordinamento per agevolare la lettura e l’interpretazione del testo;
  • integrazioni migliorative dell’efficacia e chiarificatrici della portata di alcuni istituti;
  • “limitate modifiche” ad alcuni istituti rilevanti, adottate alla luce alle criticità evidenziate nella fase attuativa del Codice.
    E’ previsto un  periodo transitorio in cui l’appalto integrato è possibile per gli appalti con progetti preliminari o definitivi già approvati alla data di entrata in vigore del codice e nei casi di urgenza;
  • l’introduzione dell’obbligatorietà dell’uso dei parametri per calcolare i compensi di progettazione a base di gara;
  • una soglia minima pari a 150 milioni di euro per il ricorso all’istituto del contraente generale;
  • l’integrazione della disciplina della variante per errore progettuale, specificando che essa è consentita solo entro i limiti quantitativi del de minimis;
  • la conferma, per l’affidamento in subappalto, della soglia limite del 30 percento sul totale dell’importo contrattuale;
  • prevista, inoltre, l’introduzione di semplificazioni procedurali in caso di nuovo appalto basato su progetti per i quali risultino scaduti i pareri acquisiti, ma non siano intervenute variazioni
  • la definizione della manutenzione semplificata in un decreto del ministero delle dei Trasporti e nel limite di importo di 2 milioni e mezzo di euro;
  • la previsione che introduce il dibattito pubblico sui progetti di fattibilità tecnica economica e non sui documenti delle alternative progettuali come nel testo approvato in via preliminare;
  • la previsione secondo cui il costo della manodopera va specificamente individuato ai fini della determinazione della base d’asta;
  • l’introduzione dell’obbligo, per le amministrazioni, di scegliere i collaudatori da un apposito albo, appunto, dei collaudatori.

Gaia Catalani

PolitX

Def, lotta alla povertà: al governo piace il reddito di inclusione

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13 Aprile 2017

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Contrastare il fenomeno della povertà in Italia passa anche attraverso l’uso di nuove misure fiscali come il reddito di inclusione, divenuto uno degli obiettivi previsti nel nuovo Def 2017 e nel programma di governo.

“Per la prima volta”, si legge infatti nel nuovo Documento di economia e finanza, “il Paese si è dotato di uno strumento nazionale e strutturale di lotta alla povertà il sostegno per l’inclusione attiva che verrà sostituito dal reddito di inclusione che mira a promuovere il reinserimento nella società e nel mondo del lavoro di coloro che ne sono esclusi”.  Nel dettaglio, sono infatti previste misure a favore delle famiglie più povere grazie al varo del reddito di inclusione, come “misura universale di sostegno economico ai nuclei in condizione di povertà“, un riordino delle prestazioni assistenziali e il rafforzamento e coordinamento degli interventi in materia di servizi sociali, “finalizzato a garantire maggiore omogeneità territoriale nell’erogazione delle prestazioni”.

PolitX

Parchi, la commissione Ambiente dà l’ok alla riforma

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16 Marzo 2017

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Varata la riforma delle aree protette e dei parchi da parte della commissione Ambiente della Camera. Il provvedimento dovrebbe arrivare in Aula a partire dal 27 marzo.

Ad annunciare il via libera al provvedimento di riforma dei parchi è stato l’on. Ermete Realacci, il presidente della Commissione ed uno dei principali sostenitori dell’impianto complessivo del disegno di legge già esaminato dall’altro ramo del Parlamento e che va ad apportare modifiche di un certo rilievo alla normativa esistente (lg. 394 del 1991).

Il tortuoso iter della riforma dei Parchi

L’iter del provvedimento è stato abbastanza tortuoso: il grosso del lavoro è stato svolto al Senato dove sono stati auditi tutti i soggetti che, a vario titolo, rivestono un ruolo nell’attività di gestione dei Parchi. Ci sono voluti circa tre anni per elaborare il testo trasmesso alla Camera dei deputati nel novembre scorso e che, una volta approvato anche dall’Aula, dovrà tornare a palazzo Madama per il via libera definitivo.

Secondo l’on. Realacci ”nel passaggio in commissione sono stati rafforzati l’impianto originario della legge quadro sui parchi e il ruolo delle aree protette anche rispetto al testo varato al Senato”.

Piano nazionale triennale e quote rosa

Grazie ad un emendamento è stato reintrodotto il Piano nazionale triennale per la programmazione in cui viene prevista una priorità nei finanziamenti per le aree protette regionali e marine.

Rispetto alla normativa precedente i piani dei Parchi Nazionali dovranno essere sottoposti a valutazione ambientale strategica. Non sarà più sufficiente, quindi, la sola approvazione da parte della Regione, ma nel procedimento avranno un ruolo determinante anche i ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali.

I direttori dei Parchi verranno scelti in base ad una selezione pubblica così da garantire la massima trasparenza delle procedure. Inoltre, negli organi direttivi, dovranno essere rispettate le regole per le ”quote rosa”. Allo stato attuale su un totale di 23 Parchi nazionali solo un presidente e due direttori sono donne.

Quanto ai direttori delle Aree marine protette sarà onere del ministero dell’Ambiente emanare le linee guida che regolamentino le relative nomine.

La tutela della biodiversità nel ddl Parchi

La legge quadro in via di approvazione definitiva, inoltre, interviene anche in materia di tutela della biodiversità, assegnando all’Aspro un importante ruolo di valutazione. Viene introdotto il divieto di trivellare sia all’interno dell’area protetta che nelle zone contigue, il divieto di praticare l’eliski e una regolamentazione dell’attività di sorvolo di veicoli e droni e delle esercitazioni militari.

I Parchi protagonisti dello sviluppo sostenibile

I parchi potranno concedere a pagamento il proprio marchio, ad esempio per i prodotti tipici locali che soddisfino anche i requisiti qualità e di sostenibilità ambientale, e di disporre dei beni demaniali e gli Enti gestori potranno essere destinatari del 5×1000. L’intento della riforma è quello di rendere i Parchi protagonisti dello sviluppo sostenibile del nostro Paese.

In quest’ottica il provvedimento prevede che entro gennaio 2019 sia convocata la Conferenza nazionale La Natura dell’Italia per promuovere la sinergia tra tutti i protagonisti del settore e per far conoscere le attività svolte ed i risultati raggiunti. Dopo il 2019 la Conferenza avrà luogo ogni tre anni.

PolitX

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